13 marzo 2017

Venezia. Guida letteraria per viaggiatori

Oltre alla narrativa, le guide letterarie per viaggiatori sono il genere di libro che mi appassiona di più (e i lettori abituali di Ipsa Legit lo sanno bene…). Poco più di un mese fa ho ricevuto in dono – dono preziosissimo! – un bellissimo esemplare di questa categoria, che ho letto nelle ultime settimane con grande lentezza, per centellinarne la benedetta abbondanza di informazioni e il fascino delle citazioni letterarie. Il volume, in lingua inglese, è Venice. A Literary Guide for Travellers di Marie-José Gransard (Londra, I.B. Tauris 2016), un viaggio nella “mia” città attraverso lo sguardo di chi tanto ha scritto e sognato di lei. Marie-Josè Gransard è una guida letteraria in carne e ossa, che accompagna i turisti in giro per Venezia alla ricerca dei suoi luoghi più rappresentativi nel campo della storia dell’arte, della letteratura, della musica, della politica; e il suo libro è uno strumento inestimabile per chi abbia il desiderio di conoscere davvero la città, oltre la superficie del turismo frettoloso. I capitoli sono dedicati ai grandi temi della natura umana – fede, arte, politica, ispirazione, illusione e disillusione, amore, morte, mistero, esplorazione – e disvelano, con dovizia di dettagli, aneddoti, dati cronologici, intrecci, connessioni ed estratti dalle opere dei più illustri conoscitori di Venezia, la bellezza più profonda di questo luogo magico, fragile, denso di pensiero e di passioni. 
La comunità che popola questo libro è ricchissima, variegata nel tempo e nei talenti. L’autrice ci racconta di Giorgio Vasari, Aldo Manuzio, Pietro Sarpi, Dante, Petrarca, Rousseau, Rawdon Brown, Verlaine, Wagner, Byron, Shelley, Ruskin, Henry James (una sezione del libro straordinaria), Pasternak, D’Annunzio, Brodsky, Stravinsky, Napoleone, Edward Lear, Dickens, J.M.W. Turner, Goethe, Casanova, Goldoni, Lady Montagu, Foscolo, George Sand, Symonds, La Duse, Rilke, Kafka, Hemingway, Thomas Mann e tantissimi altri: le pagine sembrano procedere lungo l’onda sottile dei canti dei gondolieri, che sotto la luna si danno voce da una riva all’altra, intonando i versi di Torquato Tasso. Tra le infinite ed evocative citazioni contenute in questo libro, scelgo di riportare in traduzione qualche riga di Turgenev, che alloggiò all’hotel Danieli nel 1857: «Chi non ha visto Venezia in aprile non può fingere di conoscere tutto l’inesprimibile fascino di questa città incantata. La dolcezza e la mitezza della primavera sono in armonia con Venezia. La bellezza di Venezia, come la primavera, tocca l’anima e la commuove al desiderio; tortura il cuore inesperto come la promessa di una benedizione che verrà, misteriosa ma non inafferrabile». 
Venice. A Literary Guide for Travellers è una sorta di guida letteraria “definitiva” della città unica al mondo, un libro di cui ho sempre sentito l’esigenza: un compagno di viaggio eccellente, persino per chi Venezia la conosce bene – persino per chi ci deve “solo” ritornare.