29 marzo 2011

Perché io leggo

Leggo per sprofondarmi nelle parole, che sono il nutrimento del pensiero.
Leggo perché i libri sono il catalizzatore delle mie fantasticherie.
Leggo per appropriarmi di mondi che non sono miei e vivere in un tempo che non esiste più.
Leggo per esplorare i meandri dell'immaginazione.
Leggo per imparare a scrivere.
Leggo per sondare "gli abissi del cuore umano" (Goethe).
Leggo per conversare, come Machiavelli, con i grandi scrittori e le grandi scrittrici.
Leggo per viaggiare, con la mente, e con il treno, mentre vado a lavorare.
Leggo perché "fatti non [fummo] a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza" (Dante).
Leggo perché i libri contengono le foglie secche dell'autunno, i suoni della notte, il vento delle colline, il sole e la pioggia estiva, tutti i sapori più buoni, le carezze più dolci, la paura, la nostalgia, il ricordo. La gioia.